sabato 11 gennaio 2014

LEGGERE I SENTIMENTI: L'OTTIMISMO

OTTIMISMO


Anche quando tutto sembra non andare per il verso giusto, non bisogna scoraggiarsi piú di tanto, né smettere di pensare a una possibile svolta del destino capace di tramutare tutto il nostro male in peggio. Mai abbandonare, cioè, il proprio pessimistico ottimismo.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013



L'ottimismo è uno stato d’animo di media intensità appartenente al sentimento della gioia.
Esso può essere definito come un atteggiamento che si realizza sia nel modo di pensare e sia nel modo di vivere, il quale rende le persone forti, positive, costruttive, generose e carismatiche. Questo atteggiamento è contagioso e chi ne viene a contatto non può che sviluppare energia, ironia e serenità.
Gli ottimisti, infatti, tendono a guardare "il lato positivo delle cose" e ad assumere la buona fede nelle persone oltre che a godere di uno stato di salute migliore rispetto la media. I loro elemento distintivo è la loro peculiare gestione mentale ed emotiva rispetto sia alle avversità che alle opportunità, la quale li porta ad essere convinti di poter esercitare un significativo e determinante controllo degli eventi che fanno parte della loro vita. Nel convincimento di essere determinante nella capacità di gestire la propria vita, l’ottimista mobilita maggiore impegno e si attribuisce maggior merito nei successi registrati oltre a percepire un maggiore “spazio di manovra” nelle situazioni problematiche che incontra (in altri termini ha maggior fiducia in se stesso): "Non sono le circostanze a creare me, io creo le mie circostanze"; “Tutto è possibile".
L’ottimismo è un tesoro molto prezioso, basta essere ottimisti in modo equilibrato. Cosa vuol dire essere un ottimista assennato? Significa accettare con razionalità e saggezza sia il buono sia il cattivo che la vita ci porta; prepararsi al peggio ma sperare per il meglio.

L’ottimismo è una nostra inclinazione naturale a vedere le cose in un modo più adattivo, a puntare più sulla speranza di successo che sulla paura del fallimento, una sorta di effetto placebo con il quale coltiviamo il nostro senso di efficacia e di controllo nei confronti degli eventi della vita. E’ grazie all’ottimismo che abbiamo successo nel mondo accademico, nello sport e in politica anche se il suo beneficio più sorprendente e diretto è quello relativo la salute, ma, ricordiamo, che essere ottimisti non significa essere estroversi, il mondo è pieno di ottimisti introversi.

Dott.ssa Teresa Giuzio
Centro di Psicoterapia Familiare

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