martedì 4 novembre 2014

HIKIKOMORI

LA VITA DENTRO UNA STANZA

“Gli atomi entrano nel mio cervello,
eseguono una danza e se ne vanno;
atomi sempre nuovi ripetono la stessa danza,
ricordando quella di ieri”
Feynman R.P

Il fenomeno degli Hikikomori, molto sviluppato nella società giapponese, ha fatto la sua comparsa solo di recente in Europa e in Occidente, e si sta diffondendo a macchia d’olio interessando sempre più giovani anche in Italia.


Il termine Hikikomori deriva dal giapponese ”hiku”, tirare, e “komoru”, ritirarsi, cioè “stare in disparte,isolarsi”.
Gli Hikikomori, hanno la tendenza a ritirarsi nella propria stanza senza più uscirne per lunghi periodi di tempo. Si tratta di un volontario isolamentoche può durare dai 6 mesiad alcuni anni, in cui non si hanno contatti con l’esterno, vengono abbandonati gli amici e ogni forma di comunicazione con la famiglia. 
Questo fenomeno coinvolge soprattutto i giovanissimi anche se non risparmia personepiù grandi. Ad essereprincipalmente coinvolti sono i soggettidi sesso maschile, con un estrazione sociale medio-alta, euno stile di vita sedentario. Gli Hikikomoridedicano il proprio tempo ai fumetti e al pc, invertono il ritmo sonno-veglia, e consumano il cibo in solitudine,evitando ogni contatto con l’esterno. Ritirandosi dalla società si ritirano anche dalle normali attività quotidiane;abbandonano la progettualità, hanno maggiori possibilità di svilupparedipendenza da internet e di manifestare espressioni di violenza e aggressività.

Le cause del fenomeno in Giappone
Lecause di questo fenomeno allarmante sono da ricercare all’interno della società e della cultura giapponese.
Spesso il primo segnale di un probabile Hikikomori è rappresentato dal rifiuto scolastico. In Giappone il sistema scolastico è molto rigido e competitivo; molte scuole non prevedono spazi relazionali né attività fisica, e spesso si studia anche 12 ore al giorno. La percezione di questa forte pressione all’autorealizzazione spinge chi non ha le competenze e la motivazione per reggerla a rifugiarsi nel mondo sicuro della propria stanza.
Un’ulteriore causa dell’abbandono scolastico è rappresentata da una sorta di fobia legata all’aver vissuto esperienze di bullismo, fenomeno in Giappone particolarmente diffuso.
Non sono, inoltre, da sottovalutare le dinamiche familiari.Uno stile educativo caratterizzato da eccessivo attaccamento e iperprotettività, genera nei ragazzi un sentimento di inferiorità e inadeguatezza rispetto alle aspettative troppo elevate dei genitori.La paura di non riuscire a raggiungere ciò che gli altri si aspettano li spinge a chiudersi in se stessi. Spesso nelle famiglie giapponesi la figura paterna è assente a causa dei ritmi di lavoro insostenibili. La mancanza del padre non solo priva il bambino di una figura genitoriale fondamentale, ma favorisce anche lo svilupparsi di un legame di dipendenza tra madre e figlio (in Giappone “amae”) che si riscontra in molti casi di Hikikomori.
Infine, i ritmi estenuanti e le difficoltà della società moderna hanno contribuito a far nascere in questi ragazzi un forte sentimento di rifiuto verso il mondo esterno. L’Hikikomori è infatti un ragazzo che, per scelta o per limiti caratteriali, decide di vivere isolato dalla società.

Differenze socio-culturali tra Giappone ed Europa
Il fenomeno Hikikomori giapponese e quello europeo presentanomolte differenze socio-culturali. La cultura giapponese è caratterizzata dalla presenza di regole eccessivamente rigide alle quali i giovani si ribellano rifugiandosi nella propria casa, come forma di protesta silenziosa. In Occidente, invece, è l’assenza di un sistema coerente di regole sia sul piano sociale, relazionale che lavorativo a creare nei giovani la percezione di sentirsi inadeguati, e non riuscendo a trovare il proprio ruolo nel mondo, tendono a rifugiarsi in unarealtà più rassicurante.
Un’altra differenza fondamentale tra Oriente e Occidente è che gli Hikikomori europei fanno un uso molto massiccio ed eccessivo delle nuove tecnologie, mantenendo un contatto con l’esterno tramite internet. Per tale ragione questo fenomeno vienespesso associato e confuso con il disturbo da dipendenza da internet (IAD). La comunicazione virtuale per gli Hikikomori europei rappresenta l’unica forma di relazione.

Hikikomori e Dipendenza da Internet
Spesso la dipendenza da internetviene indicata tra le cause dell’isolamento. Ciò non è sempre corretto. Molti Hikikomori infatti non usano affatto le nuove tecnologie, o comunque non sviluppano un rapporto di dipendenza da esse. In questi casi l’isolamento è totale.
Hikikomori eDipendenza da internet (Internet Addiction) sono quindi due cose diverse, ma che allo stesso tempo possono incrociarsi.
L'isolamento e la solitudine possono spingere l'individuo a cercare nella rete l'unico mezzo di contatto con il mondo esterno:in questo caso, l'uso di internet è conseguenza e non causa dell'isolamento. Al contrario, se è l'abuso di internet che spinge l'individuo verso un graduale allontanamento dalla società, allora si può parlare di Dipendenza da Internet.
In Italia, rispetto al Giappone, questa differenza è meno netta e i due fenomeni appaiono spesso come due facce della stessa medaglia.

Quando si può parlare di Hikikomori?
Chi passa ore al computer, per esempio per studio o lavoro, non può essere considerato in pericolo. Il fattore discriminante è legato al rapporto che la persona mantiene con il mondo esterno.Il campanello d’allarmesi ha quando il virtuale diventa una via di fuga dalla realtà.
Gli Hikikomorisono giovani che rifiutano qualsiasi contatto che non sia mediato da un computer ed evitano di uscire dalla propria stanza per mesi o per anni.
Non esiste ancora una collocazione di questo disagio all’interno dei manuali diagnostici. Tuttavia,i criteri individuati sono: il ritiro sociale da almeno 6 mesi, la riduzione delle relazioni e incapacità di comunicazione, l’inversione del ritmo sonno-veglia, il rifiuto scolastico o lavorativo e la noia. Tale fenomeno può presentarsi in soggetti depressi o con comportamenti ossessivo-compulsivi.

Il ritiro dalla società avviene gradualmente, per cui è importante osservare i cambiamenti del comportamento:i ragazzi possono apparire infelici, diventare insicuri, timidi, arrabbiati, iniziare a parlare di meno e a non frequentare più i loro amici.
E’fondamentale un intervento tempestivo per evitare l’emergere di ulteriori complicazioni e patologie chespesso si associanoal fenomeno dell’Hikikomori, mirando a migliorare le relazioni e le capacità di interagire,attraverso un percorso terapeutico che possa produrre esiti positivi.

“Hikikomori è una svolta inaspettata in un sentiero diventato insidioso, un luogo di difesa dove tenere nascosto il proprio sé stanco e inadeguato, un riparo segreto”
Carla Ricci

- Carla Ricci, Hikikomori: narrazioni da una porta chiusa (2009)
- http://www.nienteansia.it/articoli-di-psicologia/disturbi-e-patologie/hikikomori-nuovo-stile-di-vita-o-nuova-patologia/7640/