mercoledì 10 aprile 2013

DISTURBI


DISTURBO D'ANSIA


Con il termine ansia si intende un particolare stato di attivazione psicofisica che normalmente ci permette di far fronte a diverse situazioni, come svolgere prestazioni o compiti. Ha la funzione di mediare tra il mondo esterno ed il nostro mondo psichico interno rendendoci capaci di affrontare i problemi della vita e di adoperarci per migliorare il nostro adattamento all'ambiente esterno permettendo quindi lo sviluppo e la crescita della nostra  personalità.
Si tratta in questi casi della cosidetta ansia positiva, fisiologica, funzionale.
Tuttavia può accadere che di fronte ad eventi stressanti o a situazioni nuove da affrontare o di pericolo, la risposta psicofisica sembra non essere adeguata e funzionale tanto da creare stati d'animo spiacevoli fino a condizioni di malessere e disagio dell'intera persona, sia a livello fisico che mentale.
In questi casi si potrebbe trattare di disturbi d'ansia.
Sono risposte psicofisiche tese all'evitamento di alcune situazioni vissute come stressanti o pericolose, o al controllo di circostanze od eventi che hanno causato un elevato stress per la persona.
Tali risposte psicofisiche, dovute all'attivazione del sistema nervoso autonomo, vengono sperimentate sia a livello cognitivo (pensieri, convinzioni, percezioni) che somatico. In quest'ultimo caso i sintomi più frequenti riguardano la respirazione, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, la sudorazione. Nello specifico tali sintomi saranno descritti nei singoli disturbi.
I più frequenti possono essere il disturbo d'ansia generalizzato, l'attacco di panico, il disturbo da stress post traumatico. Talvolta gli stati ansiogeni possono portare a fobie o a disturbi ossessivi compulsivi.

 DISTURBO DA ANSIA GENERALIZZATO
Tale disturbo viene anche indicato con l'espressione "ansia diffusa" in quanto la sensazione di eccessiva preoccupazione  è persistente ed incontrollabile, può riguardare qualsiasi tipo di attivtà o circostanza.
Gli adulti con Disturbo d’Ansia Generalizzato spesso si preoccupano per circostanze quotidiane, abitudinarie, come responsabilità lavorative, problemi economici, salute dei familiari, disgrazie per i propri figli o piccole cose (come faccende domestiche, riparazioni all’automobile, far tardi agli appuntamenti).
I bambini tendono a preoccuparsi per le proprie capacità e per la qualità delle loro prestazioni ad esempio scolastiche o sportive.
L’ansia e la preoccupazione possono essere accompagnate da irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi e a rilassarsi, irritabilità, tensione e dolori muscolari, sonno disturbato, presenza di tic alle palpebre o in altre parti del corpo o tremori.
Possono occorrere anche sintomi somatici come rossore, sudorazione, batticuore, nausea, diarrea, sensazioni di freddo, bocca secca, nodo alla gola, mani sudate, pollachiuria (aumento della frequenza delle urine), respiro poco profondo.

ATTACCO DI PANICO
Si tratta di un'eccessiva reazione fisica e psichica dovuta alla percezione di un pericolo imminente anche se in realtà non è tale. Le caratteristiche principali sono l'intensa paura di morire che si manifesta improvvisamente e la breve durata. I  sintomi più frequenti possono essere palpitazioni, sudorazione eccessiva, vertigini, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea e disturbi addominali, vampate di calore, brividi, tremori. L’attacco ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice (di solito in 10 minuti o meno), ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi.

FOBIA SOCIALE
Si manifesta come una intensa paura di esporsi a certe situazioni o prestazioni sociali come parlare in pubblico o parlare a qualcuno o di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa. È presente una forte preoccupazione di apparire imbarazzati, di avere vuoti di memoria, di essere quindi giudicati deboli, timidi dagli altri. Questi timori possono portare ad un livello di disagio molto elevato fino all'evitamento delle situazioni sociali quindi di parlare, mangiare, bere o scrivere in pubblico (timore che gli altri vedano il tremore delle mani).
Un'altra caratteristica di questo disturbo è una marcata ansia che precede le situazioni temute. In questo caso si tratta di ansia anticipatoria che si manifesta già prima di affrontare la situazione temuta e che potrebbe rendere la prestazione realmente scadente o percepita come tale.
L'evitamento, la paura e l'ansia possono interferire significativamente con la routine quotidiana, con il funzionamento lavorativo e con la vita sociale.

FOBIA SPECIFICA
È  rappresentata dalla paura estrema di oggetti, animali o situazioni specifiche che in relatà non sono pericolosi per la persona, che spesso determina condotte di evitamento.
Una paura marcata, persistente e eccessiva quando si è in presenza di, o quando si aspetta di affrontare un oggetto o una situazione specifici. Questa risposta può prendere la forma di un "attacco di panico" causato dalla situazione o sensibile alla situazione. Mentre gli adolescenti e gli adulti con questo disturbo riconoscono che questa paura è eccessiva o irragionevole, questo può non accadere nei bambini. Più spesso lo stimolo fobico viene evitato, ma talvolta sopportato nel timore.
Una forte sensazione di ansia precede la situazione temuta, è la cosidetta ansia anticipatoria che può quindi portare all'evitamento dell'oggetto, della situazione temuti ed interferire quindi con il normale svolgimento delle attivtà quotidiane e lavorative della persona. Quindi oltre alla paura di imbattersi nello stimolo temuto si prova anche paura di provare tale sensazione.
Le fobie specifiche sono state raggruppate secondo la tipologia. Le più diffuse sono le fobie verso animali o insetti, verso situazioni ambientali o naturali (temporali, acqua, vento, altezze), riguardo elementi corporei (sangue, ferite, iniezioni).

DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
E' caratterizzato da pensieri, immagini e/o impulsi ricorrenti che creanno allarme e paura e costringono a mettere in atto azioni mentali o comportamenti ripetitivi che richiedono del tempo (almeno un'ora al giorno) e causano disagio ed interferiscono nello svolgimento delle attività quotidiane.
In particolare le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti, sono vissute come intrusive e inappropriate, e causano ansia o disagio marcati. L’individuo è capace di riconoscere che le ossessioni sono il prodotto della sua mente e non vengono imposte dall’esterno.
Le ossessioni più frequenti sono pensieri ripetitivi di contaminazione (es., essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno), dubbi ripetitivi (es., chiedersi se si è lasciata la porta), la necessità di avere le cose in un certo ordine (es., disagio intenso quando gli oggetti sono in disordine), impulsi aggressivi o terrifici e fantasie.
La persona con ossessioni di solito cerca di ignorare o sopprimere tali pensieri o impulsi o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè, una compulsione).
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (cioè lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (es., pregare, contare, ripetere mentalmente delle parole) il cui obiettivo è quello di prevenire o ridurre l’ansia o il disagio e non quello di fornire piacere o gratificazione. Nella maggior parte dei casi, la persona si sente spinta a mettere in atto la compulsione per ridurre il disagio che accompagna un’ossessione o per prevenire qualche evento o situazione temuti. Ad esempio gli individui afflitti dall’ossessione di avere lasciato una porta aperta possono essere spinti a controllare la porta a intervalli di pochi minuti. Per definizione le compulsioni sono chiaramente eccessive e non connesse in un modo realistico con ciò che sono designate a neutralizzare o prevenire. Le compulsioni più comuni comprendono lavarsi e pulire, contare, controllare, richiedere o pretendere rassicurazioni, ripetere azioni e mettere in ordine.

AGORAFOBIA
La caratteristica essenziale dell'agorafobia è l’ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali può non essere disponibile aiuto in caso di "attacco di panico" o sintomi tipo panico (per es., paura di avere un attacco improvviso di vertigini o di diarrea. L’ansia determina tipicamente l’evitamento di una varietà di situazioni che possono includere stare fuori casa da soli o stare a casa da soli; essere in mezzo alla folla; viaggiare in automobile, autobus o aereoplano; oppure essere su un ponte o in ascensore. Alcune persone sono in grado di esporsi alle situazioni temute, ma le sopportano con considerevole paura.

DISTURBO DA STRESS POST TRAUMATICO
Il Disturbo post-traumatico da stress si manifesta con una serie di sintomi di disagio innescati dall’esperienza di eventi traumatici stressanti, come la personale esposizione ad eventi dolorosi, a una malattia grave, al rischio di morire o ad altre serie minacce alla propria integrità fisica o a quella di familiari e amici stretti (catastrofi naturali, violenze personali, incidenti, lutti, ecc.).
Centro di Psicoterapia Familiare
 Fonte: psicologiapertutti.it

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