martedì 11 giugno 2013

TERAPIA FAMILIARE

L’alleanza familiare nel Lausanne Triadic Play


Il Lausanne Triadic Play (LTP) è una situazione semi-standardizzata di gioco nella quale madre, padre e bambino giocano insieme. Prevede, al centro di una stanza, la presenza di due sedie e di un seggiolino per il bambino. Le sedie sono orientate verso il seggiolino del bambino in modo da formare un triangolo equilatero al cui vertice si trova il bambino: questa disposizione permette l’interazione con il bambino in una giusta distanza fisica ed emotiva.
 Nell’LTP lo psicologo osserva e valuta le qualità delle interazioni del sistema triadico padre-madre-bambino all’interno di una situazione di gioco. Scopo del gioco è la capacità della famiglia di condividere momenti di piacere e di comunicazione intersoggettiva e per riuscirci, tutti e 3 i membri della famiglia devono lavorare assieme come fossero una squadra.
Il gioco familiare viene suddiviso in quattro momenti:
-         nella prima parte uno dei due genitori gioca con il bambino mentre l’altro genitore osserva senza intervenire
-         nella seconda parte i genitori invertono i ruoli, il genitore che prima giocava con il bambino si limiterà ad osservare, mentre l’altro giocherà con il bambino
-         nella terza parte del gioco i due genitori giocano assieme al bambino
-         nell’ultima parte del gioco i due genitori parlano tra di loro mentre il bambino li osserva. In questa fase vengono messe in evidenza le capacità di adattamento del bambino di fronte ad una situazione in cui i genitori non si occupano di lui pur essendo presenti

Nell’LTP si valutano quattro tipi di modalità interattive attraverso le quali la famiglia assolve a determinate funzioni:
1-    partecipazione, ossia i partecipanti al gioco sono tutti inclusi nell’interazione?
2-    organizzazione, ossia i partecipanti al gioco sono tutti nel proprio ruolo?
3-    attenzione focale, ossia i partecipanti al gioco prestano tutti attenzione alle attività di gioco?
4-    contatto affettivo, ossia i partecipanti sono tutti in contatto affettivo?
A ognuna delle quattro funzioni viene assegnato un punteggio totale la cui somma complessiva indica la valutazione della qualità delle interazioni familiari, ossia l’alleanza familiare. Vi sono 4 tipologie diverse di alleanza familiare:
1-    alleanza cooperativa, in cui l’interazione familiare è caratterizzata da cooperazione reciproca tra i partner. Il gioco tra i partner porta tutta la famiglia a momenti di divertimento e di coinvolgimento
2-    alleanza “in tensione”, in cui la famiglia incontra difficoltà di coordinazione legate quasi sempre a un’inadeguata gestione dello stress che interviene durante il gioco
3-    alleanza collusiva, in cui durante il gioco i partner presentano difficoltà legate a conflitti coniugali. Non vi è né divertimento né coinvolgimento reciproco anche con il bambino ma competizione tra i partner
4-    alleanza disturbata, in cui nell’interazione tra i partner non si riescono a percepire gli obiettivi e spesso il gioco si conclude con una rottura improvvisa o con una situazione di stallo che si protrae per lungo tempo
Le alleanze disfunzionali nella famiglia possono diventare funzionali se i partner riescono a interagire fornendosi sostegno reciproco, creando un contesto favorevole e protettivo per l’adattamento del bambino per lo sviluppo della famiglia. La famiglia riesce a collaborare insieme come una squadra e quando si verificano dei problemi i partner riescono a superarli attraverso la cooperazione e la coordinazione.

 Fonte: claudiasposini.bloog.it

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