Provate per un attimo a sostituire all’interno di
una proposizione, il verbo “dovere” con il verbo “potere”. Vi accorgerete come
tutto il significato della frase, ma soprattutto il vostro umore cambierà!!!
Fin da piccoli non hanno fatto altro che
ripeterci: “devi fare così, non devi dire così... Devi! Devi! Devi!” Tutto
sembra un obbligo, una costrizione anche leggere un libro, guardare un film,
riunirsi a tavola diventa un dovere. Provate a pensare a quanto questo verbo
imperante sia presente nei rapporti interpersonali o semplicemente nelle
normali attività quotidiane... tutto risulta essere molto più faticoso.
Personalmente, in qualsiasi modo io declini questo
verbo, mi sento soffocata, stressata e nervosa, perché? Dovere è sinonimo di
obbligo, il quale a sua volta è sinonimo di vincolo, quindi qualcosa che è
dettato da qualcos’altro o da qualcun altro. Ok, ma IO dove sono? Tante volte finiamo per perderci e troppe volte ci ritroviamo a dire o
pensare frasi del tipo: “avrei tanto voluto fare... e invece ho dovuto...”.
Riporterò alcuni esempi di vita quotidiana per
spiegare al meglio il mio pensiero.
Probabilmente, per la maggior parte delle persone,
il momento della giornata più bello è la messa a letto perché finalmente mente
e corpo possono rilassarsi e invece... “devo mettere la sveglia, perché domani
devo andare in ufficio prima perché..., devo portare i bambini a scuola...,
devo andare in palestra e così via discorrendo” e cosa succede? La mente si affatica ancor prima di
provar a rilassarsi. Proviamo allora a sostituire il verbo: “posso mettere la
sveglia a quest’ora così ho la possibilità di arrivare prima in ufficio e
svolgere quella commissione..., posso portare i bambini a scuola e poi
potrei...” Non sembra ci si senta un po’ meno affaticati?
Tutto questo dovere, alla fine porta alla
frustrazione, la quale si ripercuote sul nostro vissuto e invece di fermarci a
riflettere sul perché ci sentiamo così e di conseguenza cercare di cambiare il
nostro pensiero e il nostro comportamento, non facciamo altro che criticare
tutto ciò che ci circonda. Apparentemente è
più facile credere di cambiare ciò che esterno a noi, provate però per un
periodo a cambiare il verbo dovere in potere e vedrete come tutto avrà un
aspetto diverso. All’inizio crederete che siano le situazioni e le persone a
esser cambiate, ma in realtà sarà il vostro pensiero. Le norme, gli impegni, le
attività... rimarranno le stesse, ma la vostra mente e il vostro corpo vi
ringrazieranno perché finalmente avranno perso quel senso di affaticamento e di
stanchezza.
Il segreto è quindi impossessarsi di una
decisione, riconoscere di essere gli
artefici di una scelta che è tutta racchiusa nel verbo “potere”. Laddove posso,
mi metto in condizione di fare una riflessione anche sul “voglio”.
Sembrerà strano, ma la maggior parte delle
attività quotidiane, il lavoro o lo studio compresi, sono frutto di una scelta
fatta anni prima, se non proprio nell’infanzia. Riconoscere questo movimento ci
permette di non vivere le nostre attività come un obbligo, inoltre qualora ad
oggi dovessimo riconoscere che il “devo” pesa troppo ricordiamo che siamo
sempre in tempo a farci una nuova domanda: “come posso cambiare per stare
meglio?”
Buona scelta!
Dott.ssa
Luisana Di Martino
Laureata in Psicologia all’Università “G. D’Annunzio”
di Chieti e tirocinante presso la Obiettivo Famiglia Onlus di Pescara.
Dott.ssa Ivana
Siena
Psicologa Psicoterapeuta
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