giovedì 16 gennaio 2014

LEGGERE I SENTIMENTI: LA SODDISFAZIONE


SODDISFAZIONE




La soddisfazione è un’esperienza soggettiva di bassa intensità appartenente al sentimento della gioia. E’ l’appagamento di un'esigenza, di un'aspettativa, di un desiderio, vale a dire quando ottengo ciò che desidero e voglio.
Il termine soddisfazione, viene, solitamente utilizzato per designare un'esperienza soggettiva di piacere, costituita per lo più dall'emozione che accompagna il raggiungimento di una meta.
Per sentirsi soddisfatti, però, le cose devono andare nello stesso identico modo in cui le abbiamo immaginate; “voglio che le cose vadano come mi aspetto e reagisco quando ciò non avviene”.
Non si è soddisfatti perché si gioca una partita, ma se la si vince o se si viene premiati. Non si è soddisfatti per le cose che si imparano, ma se si supera l’esame o se si prende un ottimo voto.
La soddisfazione, quindi, passa dalla pretesa che tali cose si realizzino, una continua corsa a fare di più, sempre di più o per avere di più, sempre di più. Proprio per tale pretesa che essa è spesso subdola: sono soddisfatto di aver vinto una gara o aver superato un esame, e adesso? La soddisfazione dura poco e subito nasce una nuova idea da realizzare, una nuova pretesa da soddisfare. Come un cane che si morde la coda la soddisfazione personale ci impone di continuare a correre per realizzare altri traguardi.
In tal modo, la soddisfazione rischia, talvolta, di divenire una trappola: come un criceto corriamo nella ruota sempre più veloce, senza renderci conto che così facendo non godremo mai del panorama che ci circonda. Quindi, se la soddisfazione diventa un imperativo categorico, perdiamo completamente la nostra libertà. È giusto lottare per le cose in cui crediamo ma, nello stesso tempo, è sciocco attaccarci ad esse e pretendere che il mondo si sottometta al nostro volere.


Dott.ssa Teresa Giuzio
Centro di Psicoterapia Familiare