sabato 21 marzo 2015

“NON VOGLIO PIU’ INNAMORARMI…..L’AMORE FA MALE”





Può succedere che nel corso della propria vita uomini e donne incontrino alcune difficoltà per innamorarsi, soprattutto se ad esempio hanno passato molto tempo da soli o se hanno vissuto esperienze di coppia negative.
A molti di noi magari sarà capitato di dire almeno una volta “non voglio più innamorarmi, perché l’amore fa male”. Tuttavia poi la maggior parte delle persone riesce di nuovo a stringere relazioni e a vivere le emozioni dell’innamoramento.
C'è però una categoria di persone che considera l'amore come un sentimento negativo, qualcosa di cui aver paura. C’è chi soffre perché non è in grado di lasciarsi andare, c’è chi, quando si trova di fronte all’occasione di poter instaurare un rapporto con una persona, in preda all’ansia e al panico, fugge, trovandosi così a sviluppare, con il tempo, una vera e propria fobia, la “philofobia”. 
La philofobia, appunto, è definita come la paura persistente, ingiustificata ed anormale di innamorarsi o di amare una persona e, seppure non presente sui manuali dei disturbi conclamati, crea un forte disagio alla persona che la vive.
Infatti, il soggetto philofobico può provare attacchi di depressione caratterizzati dalla paura che in futuro possa essere ferito dall'altro soggetto verso il quale prova amore, ma allo stesso tempo prova un senso di attrazione fisica e morale nei confronti dell'uomo o della donna.
Nelle sue fasi acute questa paura può presentare dispnea, nausea, tachicardia, agitazione ed altri sintomi tipici dell’ansia o dell’attacco di panico.
La persona che soffre di philofobia, a volte può essere anche consapevole  dell’infondatezza della propria paura, ma nonostante questo non riesce a fare a meno di fuggire dalle relazioni, da un lato per la paura di lasciarsi andare ai propri sentimenti e a quelli del partner, e dall’altro per scappare, per placare l’ansia e il forte stato di tensione che finiscono col prendere il sopravvento.
Ma se l’amore può avere delle conseguenze  sia positive che negative, i philofobi si sentono inadeguati e impauriti e tendono a focalizzarsi solo sulle situazioni negative dell'amore: abbandono, delusioni, sofferenza.
Di solito questi soggetti tendono ad avere difficoltà a lasciarsi andare in molte altre situazioni della vita, non si fidano degli altri e sono persone molto introverse.
Chi ha paura di amare, normalmente, sceglie alcuni comportamenti tipici, come innamorarsi di persone impossibili, così invece di riconoscere le loro paure, si ripetono di essere innamorati ma che il loro amore è impossibile; oppure stabilisce relazioni destinate al fallimento perchè i due non hanno niente in comune; si ritrovano così ad essere gli artefici di una profezia che si autorealizzerà.
Generalmente alla base di questa paura esiste più di una causa e il timore non rappresenta nient’altro se non un meccanismo di difesa, del tipo “non amiamo per non soffrire”.
La philofobia può essere determinata da cause riconducibili alla nostra infanzia, nel rapporto con i nostri genitori, come  ad esempio richieste d'affetto ai propri genitori che non trovano risposta, oppure può essere dovuta a interazioni primarie madre-figlio frustranti o traumatiche.
In altre situazioni tra le cause è possibile trovare ad esempio una passata e profonda delusione sentimentale che ha decisamente ferito il soggetto al punto di non volerne più sapere d'innamorarsi per paura di soffrire di nuovo o di essere delusi una seconda volta. 
Le persone che hanno paura di amare dovrebbero tenere presente che la fuga non fà sparire la paura ma piuttosto la rafforza. Per questo, se esiste la possibilità di vivere una storia d’amore, non vi è motivo di sottrarsi.
Inoltre bisogna cercar di vivere la relazione senza anticipare gli eventi e senza paragonarla alle relazioni vissute in passato, in quanto ogni storia è diversa e unica.
Inoltre potrebbe essere importante rendere il partner partecipe delle proprie paure. Condividere timori e ansie può essere d’aiuto per placarle e per ricevere comprensione dall’altro. Solo così la relazione potrà funzionare e l’altra persona potrà comprendere alcuni dei comportamenti tipici di chi soffre di philofobia, che all’apparenza potrebbero sembrare privi di significato.
Ma quando la paura è troppo intensa, si raccomanda comunque di consultare uno specialista al fine di lavorare insieme per affrontare la paura ed eliminarla.

 Dott.ssa Antonia Malpede

Laureata in Psicologia presso l'Università G. D'Annunzio di Chieti e tirocinante presso la Obiettivo Famiglia Onlus

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