ANSIA
L'ansia non ci sottrae il
dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi
Leo
Buscaglia
L'ansia indica uno
stato d’animo di media intensità appartenente al sentimento della paura, il
quale presuppone la presenza di una battaglia interiore. E’ uno stato psichico,
prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione di paura, più o
meno intensa e duratura, che può essere connessa o meno ad uno stimolo
specifico (interno o esterno). L’ansia è una reazione emotiva ad un pericolo percepito che non è così ovvio agli
occhi degli altri; capita molto spesso,
infatti, che gli altri ci prendano in giro quando scoprono che andare al
supermercato o guidare l’automobile ci provoca tanta agitazione. Questo fa si
che l’ansia venga vissuta come un’esperienza molto spiacevole, soprattutto perché ci fa sentire delle persone diverse,
strane, a volte addirittura pazzi.
Chi soffre d’ansia cerca
in tutti i modi di nasconderla agli altri, proprio perché gli altri ci hanno
insegnato che ci si deve vergognare di queste cose. Ed è per questo che
l’ansioso spesso vive se stesso come una persona diversa dagli altri,
rifugiandosi nella propria solitudine.
L'ansia, invece, è un
fenomeno normale di cui tutti facciamo esperienza in continuazione seppure in
misura e con frequenza molto variabile, lo stesso diceva che L'atto della nascita è la prima esperienza
d'ansia e quindi la fonte e il prototipo della sensazione d'ansia. E’,
quindi, una dimensione inevitabile del vivere umano con cui è necessario
confrontarsi quotidianamente.
Quindi,
finché si mantiene a livelli normali, l’ansia è uno stimolo essenziale per la buona
riuscita delle piccole e grandi attività che compongono il nostro quotidiano,
se, invece, produce una reazione
eccessiva, immotivata o sproporzionata rispetto alle situazioni, l'ansia
sfocia nel patologico.
Dott.ssa Teresa Giuzio
Centro di Psicoterapia Familiare
Nessun commento:
Posta un commento