giovedì 14 marzo 2013

MENOPAUSA


La donna e il cambiamento


Il termine menopausa (o climaterio) indica la cessazione nella donna dell'attività ovarica che si verifica mediamente tra i 45 i 53 anni e si accompagna a massicce modificazioni dell'assetto ormonale, a modificazioni fisiche e a cambiamenti psicologici.
La menopausa si inserisce nel processo di modificazioni del ciclo vitale della donna, il cui vissuto prevalente è costitutito dalla perdita della fertilità e dell’avvenenza fisica.
Non esiste un preciso rapporto tra specificic tratti di personalità e syndrome climaterica, ma una “vulnerabilità psicologica” che predispone ad una risposta negativa alle variazioni ormonali.
La menopausa costitutisce un momento di crisi che, analogamente ad altre tappe della vita della donna come la maternità e l’adolescenza, è caratterizzato da profondi cambiamenti interni ed esterni nelle diverse aree della realtà femminile. Mentre però la mertnità e l’adolescenza hanno un significato evolutivo, questa crisi ha un carattere di perdita e di lutto che possono portare ad una diminuzione della fiducia di base (Di Salvo, Cicuto, Prunelli).
Spesso alle modificazioni fisiologiche si accompagnano disagi psichici. Il quadro clinico è caratterizzato da uno squilibrio del sistema nervoso autonomo, cambiamenti repentini dell’umore, crisi d’ansia, insonnia e forme depressive, anche se solitamente di lieve entità.  Quando i sintomi sono eccessivi rispetto alla media, si può verificare una vera e propria crisi menopausa le che di solito però non deriva dalle reazioni fisiologiche tout court, ma dai vissuti personali e culturali rispetto al fenomeno della menopausa.  La donna nel periodo della menopausa può sentirsi più fragile, smarrita, meno capace di autocontrollo e  l’umore può variare come una banderuola seguendo gli eventi esterni.
Il problema clinico maggiore è la presenza di una sindrome depressiva. La depressione in menopausa è limitata a forme più lievi. Elementi di rischio è la difficoltà della donna di elaborare la ferita sull’identità sessuale, che deriva dalla perdita della capacita procreative.
Anche l’ansia riveste un’importanza particolare nella menopausa. Si presenta come senso di oppressione  interna o con insomnia, fobia di luoghi chiusi o aperti, al paura di allontanarsi da casa, la perdita di controllo dell’assunzione di cibo.
Andare in menopausa significa, inoltre, acquisire una nuova identità, sia come individuo che come donna, moglie e madre.
Entrare in menopausa di solito sancisce un cambiamento nel proprio ruolo e nel contesto familiare: i figli, di solito adulti, tendono a diventare più autonomi (certo non sempre è così) e ad uscire di casa, la funzione materna deve ridimensionarsi e i coniugi devono ritrovarsi di nuovo come coppia dopo molti anni di pura genitorialità. Questa ridefinizione può essere per la donna molto drammatica.
Le possibili reazioni a questo passaggio evolutivo nella vita di ogni donna, dipendono, oltre che dai cambiamenti ormonali, dalla personalità individuale e dal contesto sociale in cui la persona vive: ad esempio, una donna realizzata dal punto di vista professionale solitamente vive la menopausa con meno drammaticità, poiché ha un ruolo specifico (quello sancito dalla sua professione) oltre a quello ricoperto in famiglia.
I periodo menopausale rappresenta quindi, una tappa di particolare importanza per l’equilibrio affettivo ed emotivo della donna, durante il quale possono ricomparire o riattivare difficoltà del passato o carenze e problematiche fino ad adesso latenti. 
Contro di Psicoterapia Familiare

FONTE: www.psicozoo.it


Nessun commento:

Posta un commento