La donna e il cambiamento
Il termine menopausa (o climaterio)
indica la cessazione nella donna dell'attività ovarica che si verifica
mediamente tra i 45 i 53 anni e si accompagna a massicce modificazioni
dell'assetto ormonale, a modificazioni fisiche e a cambiamenti psicologici.
La menopausa si inserisce nel
processo di modificazioni del ciclo vitale della donna, il cui vissuto
prevalente è costitutito dalla perdita della fertilità e dell’avvenenza fisica.
Non esiste un preciso rapporto tra
specificic tratti di personalità e syndrome climaterica, ma una “vulnerabilità
psicologica” che predispone ad una risposta negativa alle variazioni ormonali.
La menopausa costitutisce un momento
di crisi che, analogamente ad altre tappe della vita della donna come la
maternità e l’adolescenza, è caratterizzato da profondi cambiamenti interni ed
esterni nelle diverse aree della realtà femminile. Mentre però la mertnità e
l’adolescenza hanno un significato evolutivo, questa crisi ha un carattere di
perdita e di lutto che possono portare ad una diminuzione della fiducia di base
(Di Salvo, Cicuto, Prunelli).
Spesso alle modificazioni
fisiologiche si accompagnano disagi
psichici. Il quadro clinico è caratterizzato da uno squilibrio del sistema
nervoso autonomo, cambiamenti repentini dell’umore, crisi d’ansia, insonnia e
forme depressive, anche se solitamente di lieve entità. Quando i sintomi
sono eccessivi rispetto alla media, si può verificare una vera e propria crisi menopausa le che di solito però
non deriva dalle reazioni fisiologiche tout court, ma dai vissuti personali e
culturali rispetto al fenomeno della menopausa. La donna nel periodo
della menopausa può sentirsi più fragile, smarrita, meno capace di
autocontrollo e l’umore può variare come una banderuola seguendo gli
eventi esterni.
Il problema clinico maggiore è la
presenza di una sindrome depressiva. La depressione in menopausa è
limitata a forme più lievi. Elementi di rischio è la difficoltà della donna di
elaborare la ferita sull’identità sessuale, che deriva dalla perdita della
capacita procreative.
Anche l’ansia riveste
un’importanza particolare nella menopausa. Si presenta come senso di
oppressione interna o con insomnia,
fobia di luoghi chiusi o aperti, al paura di allontanarsi da casa, la perdita
di controllo dell’assunzione di cibo.
Andare in menopausa significa, inoltre,
acquisire una nuova identità, sia come individuo che come donna, moglie e
madre.
Entrare in menopausa di solito sancisce un cambiamento nel
proprio ruolo e nel contesto familiare: i figli, di solito adulti, tendono a
diventare più autonomi (certo non sempre è così) e ad uscire di casa, la
funzione materna deve ridimensionarsi e i coniugi devono ritrovarsi di nuovo
come coppia dopo molti anni di pura genitorialità. Questa ridefinizione può
essere per la donna molto drammatica.
Le possibili reazioni a questo
passaggio evolutivo nella vita di ogni donna, dipendono, oltre che dai
cambiamenti ormonali, dalla personalità individuale e dal contesto sociale in
cui la persona vive: ad esempio, una donna realizzata dal punto di vista
professionale solitamente vive la menopausa con meno drammaticità, poiché ha un
ruolo specifico (quello sancito dalla sua professione) oltre a quello ricoperto
in famiglia.
I periodo menopausale rappresenta
quindi, una tappa di particolare importanza per l’equilibrio affettivo ed
emotivo della donna, durante il quale possono ricomparire o riattivare
difficoltà del passato o carenze e problematiche fino ad adesso latenti.
Contro di Psicoterapia Familiare
FONTE: www.psicozoo.it
Nessun commento:
Posta un commento