L'Allenamento Funzionale
Un movimento si dice funzionale quando rispecchia i gesti
della vita quotidiana, movimenti naturali realizzati grazie alla contrazione
sinergica di più gruppi muscolari.
Essere funzionali vuol dire essere forti, reattivi, agili, veloci,
elastici, coordinati, grazie al fatto che si acquisiscono nuovi schemi motori
attraverso esperienze motorie multiple e sempre piu' difficili (la progressione
è fondamentale nel functional training).
A sua volta la progressione rappresenta un perfezionamento graduale
attraverso cui il raggiungimento degli obiettivi preposti diventa un esercizio
di soddisfazione personale che aumenta la stima verso se stessi.
Essendo un processo di apprendimento, di conoscenza di se stessi, dei
principi, delle metodologie, dei mezzi e degli strumenti più efficaci al
raggiungimento dei propri obiettivi, l’allenamento funzionale come concetto non
pone in linea di principio differenzazioni tra atleti normodotati o disabili.
Allenarsi in modo
funzionale vuol dire allenarsi con i muscoli, la testa e soprattutto il cuore. È proprio quest’ultimo elemento che traspare
dalle parole che leggerete di seguito, il pensiero di Matteo Sborgia, un
ragazzo della provincia di Pescara (PE), laureato alla Triennale della Facoltà
di Lettere Moderne.
"L'allenamento funzionale può funzionare quando hai quell'adrenalina che ti
spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà. In quei momenti non ti
importa nulla del pregiudizio, della disabilità perchè ti senti vivo.
L'allenamento funzionale ti mette in competizione con te stesso, aiutandoti a
superare i tuoi limiti, perchè i limiti si superano quando si affrontano, ed
anche se permangono dentro di noi, anche se fanno parte, DI NOI l'importante è
averli affrontati, non importa il risultato, non importa dove sei arrivato, ciò
che conta è essersi impegnati con tutto il corpo, il cuore e l'anima, a
prescindere da tutto e nonostante tutto. E quando si arriva ci si sente liberi,
fieri e forti perchè sai di aver fatto la cosa giusta, sai che hai dato tutto.
E soprattutto sai che sei vivo, sai che vali e che ancora una volta hai vinto
tu perchè hai cercato con tutto te stesso di andare oltre i tuoi limiti,
infischiandotene di tutto il resto. Perchè tutto il resto è noia. Il traguardo
è la tua vittoria, ognuno di noi ha il suo. Quando si taglia il traguardo,
quando ci si mette in gioco, si ha la percezione di aver già vinto. Perchè ci
metti cuore e voglia NONOSTANTE TUTTO.
OLTRE OGNI LIMITE…"
Matteo Sborgia