Il patto coniugale
La relazione si fonda su un patto
fiduciario tra le due persone in cui si dà risalto all’intimità tra i partner
che diventa struttura fondamentale della vita insieme ( per intimità intendiamo
la capacità di entrambi di manifestare all’altro ciò che pensa, prova e sente,
aspettandosi di ricevere empatia, comprensione, condivisione e sostegno).
Il patto coniugale si fonda attraverso
la costituzione della realtà condivisa ( condividere il tempo, le emozioni, le
esperienze etc con un approccio dinamico ed empatico) mediante un sistema di
credenze condiviso e con una costante coscienza della realtà e la
pianificazione del futuro, ovvero il progetti di vita insieme.
Gli elementi che costituiscono il patto
coniugale sono:
1) La comune attrattiva: forte sensazione
di essere attratti dall’altro per le sue caratteristiche fisiche e sessuali;
2) La consensualità: conformità di voleri
ed opinioni che si traduce nell’approvazione reciproca;
3) La consapevolezza: entrambi i partner
devono essere coscienti dei voleri morali che ispirano l’altro;
4) L’impegno a rispettare il patto stesso:
ciò richiede una comunicazione sincera, simmetrica e complementare;
5) La delineazione di un fine: il
risultato a cui mira la coppia.
Esistono
due tipi di patto coniugale:
1) Patto Dichiarato ( esplicito ): è una
dichiarazione di impegno nella relazione, formulata esplicitamente e
pubblicamente ( la formula che si recita durante la cerimonia del matrimonio) e
che richiama la valenza etica del vincolo reciproco.
2) Patto Segreto ( implicito ): esso si
trova racchiuso in una linea di confine tra il conscio e l’inconscio di ogni
membro della coppia; è un intreccio inconsapevole, su base affettiva, della
scelta reciproca e può essere definito come un incastro di bisogni, desideri, paure,
speranze. La natura di tale patto trova origine nella storia pregressa dei
partner e nei modelli genitoriali assorbiti da ognuno di loro.
Il
patto segreto può essere:
a) Praticabile: attraverso la loro unione
i partner soddisfano bisogni ed affetti reciproci; questo risulta flessibile
perché può essere riformulato secondo il mutamento dei bisogni affettivi e
delle attese delle persone lungo il percorso di vita. Ha quindi una funzione
adattiva e permette di fronteggiare e superare le crisi coniugali.
b) Impraticabile: in questo caso il patto
segreto non esiste perché l’intesa è nulla e lo scambio è impossibile. Nel
patto impraticabile l’altro, nella sua realtà e nel suo bisogno, non viene
percepito e il mondo psichico della coppia
costituito da uno sfruttamento reciproco sulla base dei bisogni
esclusivamente individuali.
c) Rigido: lo scambio avviene ma
nell’evoluzione dei bisogni reciproci l’intesa segreta si consuma. In questo
patto quando si è esaurita la soddisfazione di quella particolare forma di
incastro tra i vari bisogni dei partner si genere la corrosione del legame. E’
il caso di coniugi che concentrano tutte le loro risorse e tutti i loro
interessi nell’educazione del figlio, tralasciando lo sviluppo del piano
coniugale.
Il
Patto Dichiarato può essere:
a) Fragile: se è povero di impegno.
b) Formale: se si basa su delle regole e
su una rigida contrattualità.
c) Assunto: se interiorizzato
adeguatamente da un punto di vista cognitivo ed affettivo.
Il
modo in cui la coppia riesce a superare gli eventi critici dipende dalla
confluenza tra il patto dichiarati e il patto implicito:
·
Quando il
patto dichiarato è assunto e il patto segreto è praticabile la coppia funzione
in maniera creativa e riesce a superare positivamente le avversità;
·
Quando il patto dichiarato è formale e il patto
segreto è impraticabile la coppia vive in un forte disaccordo: vi è un clima di
insoddisfazione e di ingiustizia perché i bisogni che i due partner sperano di
soddisfare reciprocamente vengono costantemente disattesi;
·
Quando il
patto dichiarato è fragile e quello segreto è impraticabile la coppia vive in
una situazione di deprezzamento;
·
Quando il
patto dichiarato è formale e il patto segreto è rigido vi è il rischio del
crollo del patto;
·
Quando il
patto dichiarato è fragile e quello segreto è rigido vi è il rischio della
povertà del patto e quindi del legame.
Scogliere
il patto dichiarato ( attraverso la separazione o il divorzio) non sempre porta
a scogliere il patto segreto. A tal proposito Cigoli parla di “legame
disperante”: un membro della coppia non riesce a smettere di credere in quel
legame oppure uno dei due cerca di scrollarsi di dosso l’altro, di annullare la
sua presenza, negando la storia e la propria partecipazione alla stessa.
CENTRO DI PSICOTERAPIA FAMILIARE
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